Quanti di voi ne conoscono le regole, più o meno nel dettaglio? Quanti conoscono almeno 5 giocatori importanti? Quanti sanno chi ha vinto l’ultimo campionato? E soprattutto… quanti ci hanno mai giocato?

Se avete alzato la mano per almeno una di queste domande, siete sicuramente più avanti della maggior parte degli italiani. Forse perchè in Italia, si sa, si seguono solo gli sport in cui gli italiani o la nazionale italiana ottiene ottimi risultati.
Dite che non è vero? Pensateci… anche lasciando perdere il calcio dove comunque l’Italia è sempre stata ai vertici, gli altri sport più seguiti sono la formula 1 (ma chi la seguirebbe se non ci fosse la Ferrari?), la motoGP dove abbiamo un sacco di piloti fortissimi in grado di vincere gare e campionati del mondo, lo sci alpino era seguito ai tempi di Tomba e della Compagnoni ma ora è in forte calo, il ciclismo lo guardavano tutti quando c’era Pantani ma adesso… e poi? Praticamente basta.
E dire che nel baseball l’Italia non se la cava affatto male! Certo, non possiamo competere con gli Stati Uniti o altri paesi dell’America Latina, ma in Europa solo l’Olanda può vantare più successi di noi. Per chi non lo sappia infatti è stata l’Italia ad avere vinto i primi campionati europei di baseball nel 1954 e da allora ad oggi abbiamo collezionato la bellezza di 10 titoli europei e 16 secondi posti (sempre dietro all’Olanda).
Allora non è vero che basta che l’Italia ottenga buoni risultati per far si che uno sport venga seguito anche nel nostro paese? A quanto pare non sempre. Il fatto che il baseball abbia tempi “non televisivi” non aiuta. Il solo fatto che una partita può durare 3 o 4 ore e che i tempi morti sono alla fin fine molti di più di quelli di gioco effettivo potrebbe scoraggiare diversi spettatori occasionali o diverse emittenti dall’occupare un palinsesto che invece può essere riempito con L’Isola dei Famosi, il Grande Fratello o Temptation Island, solo per citare le prime trasmissioni che mi vengono in mente.
Quale che sia la ragione di baseball in Italia si parla poco o nulla e quando se ne parla lo si fa in modo pessimo. L’idea di scrivere queste due righe su un blog mi è venuta proprio leggendo un articolo in cui di un’importante testata giornalistica italiana in cui si definiva Mike Trout un “difensore centrale” dei Los Angeles Angels… mi è venuto prima da ridere e poi da vomitare. Ora, pochi lo conosceranno ma Mike Trout è attualmente uno dei migliori giocatori di baseball del mondo, tanto che recentemente ha firmato un contratto di 12 anni con i Los Angeles Angels appunto per la modica cifra di 430 milioni di dollari. Definirlo difensore centrale è talmente assurdo che non saprei neanche come spiegarlo a chi non conosce il baseball… il termine penso volesse replicare una terminologia calcistica oppure è semplicemente stato tradotto male dall’inglese il ruolo “center fielder” ma è completamente fuorviante rispetto alla realtà. Potrebbe essere paragonabile a:
- Chiamare “mediano” un playmaker per chi conosce il basket
- Chiamare “portiere” il libero della pallavolo
- Chiamare “cotoletta con la mostarda” un hamburger
- Chiamare me “giornalista sportivo”
Quale che sia il paragone che vi piace di più vi sarete fatti un’idea della cavolata scritta. Suvvia, da mia mamma me lo aspetto anche che mi chieda in relazione al mio ruolo in squadra “ma tu batti o lanci?”, da mia zia me lo aspetto che con le amiche mi indichi dicendo “lui gioca a rugby”, da mio padre posso aspettarmi che mi chieda “quanto dura un tempo?”. Posso anche arrivare (con molto sforzo) a sopportare alcune traduzioni quanto meno singolari che si sentono in alcuni film doppiati in italiano del tipo “due dentro e due fuori, tutto può succedere”, ma da dei giornalisti italiani chiedo qualcosina di più.
Ho già scritto anche troppo e non starò certo ad annoiarvi spiegandovi tutte le regole del baseball, elencandovi i migliori giocatori e le squadre o gli aneddoti più o meno divertenti di questo sport silenzioso (per chi sia curioso può googlare “maledizione del bambino” o “maledizione del caprone”) però, se vi capita, date un’occhiata a una partita o ancora meglio andate a provare a giocare e poi fatemi sapere cosa ne pensate.